Una cucina povera ma sostanziosa
La tipica gastronomia che caratterizza il territorio oggi corrispondente alla provincia di Monza si distingue per il carattere sobrio e la creatività di piatti gustosi preparati con pochi ingredienti semplici. Una cucina povera e contadina, ma come spesso accade gustosa e ricca dal punto di vista nutrizionale. Anche perché basata sul largo uso di un ingrediente come il maiale di cui, come vuole la saggezza proverbiale, non si butta via niente.
Carni, frattaglie, salumi e condimenti, spesso accompagnati dalla polenta di mais (perché, come recita l’adagio popolare, la pulenta la cuntenta), sono alla base di una cucina sostanziosa. Così nascono piatti come la cassœla a base di costine e altre parti di scarto del maiale, talvolta arricchita dall’aggiunta dei famosi salamini verzitt, e servita con polenta. Sempre utilizzando le parti meno nobili del maiale nasce la trippa o buseca, espressione dialettale che indica le interiora del maiale. Il risotto alla monzese o risotto con la luganega, a base di salsiccia e zafferano, in omaggio alla tradizione milanese.
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